D.L. n°145/2023 del 18 ottobre,

Quali sono i requisiti necessari per il CIN?

A partire dal 1° settembre 2024, a seguito del D.L. n°145/2023 del 18 ottobre, il governo italiano ha introdotto il Codice Identificativo Nazionale (CIN), andando a introdurre importanti cambiamenti in quelli che sono gli affitti brevi. Queste nuove direttive quindi riguarderanno tutti i proprietari che intendono dedicarsi agli affitti per studenti o per tutti coloro che scelgono di affittare per una vacanza breve.
Questo codice, obbligatorio per tutte le strutture destinate a uso turistico, viene rilasciato attraverso una procedura automatizzata dal Ministero del Turismo. Il CIN è sempre verificabile sul sito ufficiale del Ministero e serve a schedare ogni immobile adibito ad attività ricettiva turistica sul territorio italiano. La mancata indicazione di tale codice, un errore nella richiesta o la sua mancata esposizione corretta possono comportare sanzioni fino a 8.000 euro.
Vediamo insieme i requisiti necessari per evitare di incorrere in tali sanzioni.

Il titolare della struttura deve presentare una domanda al Ministero del Turismo, che, dopo aver verificato la conformità dell’immobile e il rispetto dei requisiti richiesti, assegnerà il CIN e lo registrerà nella banca dati nazionale.
Chi svolge l’attività in modo non imprenditoriale deve dichiarare la presenza di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e monossido di carbonio, oltre a garantire la presenza di estintori portatili a norma di legge.
Invece chi gestisce l'attività in forma imprenditoriale deve, oltre a seguire quanto indicato precedentemente, garantire la conformità degli impianti, prevedere e assicurare un sicuro esodo per gli occupanti. Inoltre dovrà garantire la presenza della segnaletica di sicurezza sia nelle aree comuni, che all’ingresso e nelle singole stanze.

Confronta Strutture

Confronta